Ci sono luoghi della Puglia che vanno vissuti in modalità slow per essere apprezzati e compresi al meglio. Sono luoghi da “degustare” come si fa con un buon vino, lentamente: ci si lascia colpire dal primo impatto e, dettaglio dopo dettaglio, si resta affascinati dalle sfaccettature del retrogusto, quelle che lasciano il segno. La Valle d’Itria è uno di quei luoghi da prendere così. Lo sa bene Ottavio Cristofaro, giornalista e autore della mostra fotografica “Pellegrino in Valle d’Itria”, allestita presso il Villaggio di Sant’Agostino di Martina Franca in occasione della tre-giorni di festeggiamenti del santo protettore.
L’esposizione è un viaggio nella terra della Valle d’Itria, alla scoperta dei luoghi simbolo dei centri storici di Martina Franca, Cisternino, Locorotondo e Fasano. Di fondo, è anche un omaggio agli scritti e alle ricerche dello storiografo Cesare Brandi. Il pellegrino, nell’immaginario dell’autore, percorre la strada tra i borghi della valle, soffermandosi davanti a scorci suggestivi e monumenti, lasciandosi incantare dalle luci naturali che si stagliano sulle pietre chiare, simbolo di questa terra. La scelta stilistica della “foto nella foto” si basa sull’utilizzo in contemporanea della tecnica della fotografia istantanea, stile polaroid, con la fotografia digitale come quella dei moderni smartphone. In ogni tela, un trattamento fotografico molto leggero, semplice e lineare – a cura di Daniela Romanelli – restituisce autenticità e corrispondenza della foto alla realtà, proprio per evidenziare l’esaltazione di un contesto esteticamente già bello di suo. Grafica a cura di Fabiana Chiarella. La mostra è allestita presso il Villaggio di Sant’Agostino, ex convento delle Agostiniane nel centro storico di Martina Franca. È stata inaugurata il 26 agosto e aperta per tre giorni, sarà resa nuovamente visitabile con la riapertura settembrina della struttura.