Questa settimana resto in Italia e mi reco, per la precisione, ad Asti ad incontrare il dj Luca Rege Gianas, in arte “Bass Funk”.
Classe 82, Luca inizia a muovere i primi passi come dj nel 1996: dopo alcune esperienze in collaborazione con altri dee jay decide di fondare il progetto Bass Funk nel 2018 per dare sfogo alla sua passione per tutta la musica anni ‘70 e ‘80 funky e soul, con le varie contaminazioni.
Impegnatissimo, produce settimanalmente un radioshow di successo chiamato “into the groove” dove seleziona le tracce della settimana che preferisce, senza grosse distinzioni di genere, spaziando dalla soulful alla nu/disco, passando per la afro e arrivando alla house più classica.
Potete ascoltare tutte le puntate sul suo canale Mixcloud a questo indirizzo: https://www.mixcloud.com/Bass_funk/
La sua ispirazione più forte arriva da Todd Edwards, dj americano che stima profondamente per il suo stile di produzione. Proprio per questo decide di produrre e lo fa con grandi risultati approdando quasi subito al gruppo Irma Records, etichetta italiana che, da sempre, rappresenta un punto di riferimento per tutte le band e tutti i dj producer, non solo italiani.
Il 7 di settembre uscirà con il suo nuovo ep chiamato Restart, naturalmente targato Irma Dancefloor.
“Con loro sono alla terza uscita e ciò mi rende molto fiero in quanto è una delle etichette che stimo di più nel panorama italiano – dice – È una label che non si è mai ‘venduta’ ad un suono più commerciale, ma ha sempre puntato sulla qualità”. E, naturalmente, è un pensiero condiviso anche dal sottoscritto.
Gli chiedo, allora, quale sia la sua opinione circa l’attuale situazione musicale italiana.
“Penso che da qualche anno, ormai, ci sia una netta distinzione tra quello che spingono le radio e quello che, in realtà, fa numeri da capogiro sui canali di streaming e canali musicali – risponde Luca – Capita raramente di sentire, per esempio, Salmo su network nazionale se non per passaggi sporadici.
La situazione club, forse anche a causa della forte crisi economica e di idee, ha fatto sì che si osi poco (salvo alcuni casi) e poco si fa per proporre un filone musicale che crei un cammino, una situazione.
Se non arrivano i risultati subito, si cambia rotta.
Per quanto riguarda il comparto musica da ballo, trovo che in Italia ci siano ottimi producer, uno su tutti Qubiko.
E se devo pensare ad uno all’estero, direi Purple Disco Machine che seguo fin dalle prime produzioni”.
Da buoni amici e da appartenenti allo stesso team, ci salutiamo affettuosamente scambiandoci gli auguri per un cammino spedito nelle charts.
Ecco la sua top 10.
1) LTJ – I Dont Want This Groove To Ever Ends
2) Todd Edwards, The Messenger – Main Vibe
3) Purple Disco Machine – My House
4) Bas Roos – About The Rhythm – Bas Roos)
5) Nada – Candida Follia
6) Celentano – L’unica chance
7) Renato Zero – Madame
8) Peggy Gou – Starry night
9) Qubiko – U R
10) Orchestre Poly Rythmo De Cotonou – Djanfa Magni (Bosq’s Afro Disco Mix).