La telefonata ai carabinieri scatta alle tre di notte. I ladri, per la terza volta in un mese, stavano mettendo a segno un altro colpo ai danni della sede provinciale della Dogana e dei Monopoli di Stato. E stamattina, negli uffici della Bestat, non si lavora: non si può lavorare.
E’ tutto sottosopra dopo il raid notturno ‘costato’ ben 15 computer e due condizionatori. I ladri hanno cioè portato via quello che poteva fruttare danaro, lasciando invece i documenti sparsi sul pavimento e mettendo a soqquadro l’intero ufficio.
Anche nelle precedenti incursioni sono stati portati via tutti i computer. Questa volta agli apparecchi informatici si sono aggiunti anche i condizionatori. Ma il modus operandi sembra ricalcare quello dei precedenti furti.
«Anche questa volta si sono portati via tutti i computer insieme a due condizionatori» si sfoga uno dei responsabili dell’ufficio, Raffaele Di Gregorio. Poi, facendosi portavoce dei colleghi: «Qui sembra che ci abbiano preso di mira. Nello stabile ci sono anche altri uffici, ma da noi i ladri hanno fatto irruzione già tre volte nell’ultimo mese. Per questo abbiamo già chiesto di trasferire la sede, di andar via dalla Bestat». Lo stato d’animo stamattina non è dei migliori.
«Tra i dipendenti c’è paura, perché non sai al mattino, quando vai ad aprire, chi ti puoi ritrovare. E se ci fossero stati ancora i ladri?».
Domande che rimbalzano tra gli impiegati che si sono svegliati con l’ennesima ‘brutta sorpresa’. Stamattina, per dirla con i dipendenti, è un ‘macello’: «siamo bloccati, non si può lavorare».
Nella foto, dello studio di Renato Ingenito, gli uffici della Bestat come si presentavano stamattina, dopo il raid notturno dei ladri.