L’associazione PeaceLink ‘gira’ in Procura le osservazioni dei custodi giudiziari contenute nell’ultimo provvedimento del gip Todisco del 5 novembre, nel quale si sottolinea come allo stato attuale vi sono le condizioni per un fermo degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva.
Osservazioni che l’associazione ambientalista guidata da Alessandro Marescotti invia anche – come proprie osservazioni al nuovo piano dell’Ilva che dovrebbe rimodulare la tempistica dell’Aia – al commissario Bondi ed al subcommissario Ronchi, che dovranno quindi valutare il report dei custodi guidati dall’ingegnere Barbara Valenzano.
Fra le osservazioni inviate da PeaceLink a Roma vi è la “violazione direttiva europea 75/2010 dell’Ue per mancata applicazione delle sanzioni“: “Il piano prevede una sanatoria per tutte le prescrizioni non rispettate e questa è una violazione dell’articolo 8 della direttiva 75/2010 Ue che prevede la sospensione dell’esercizio dell’impianto in caso di pericolo immediato per la salute umana”.
Ma ad essere ‘caldo’ è anche il fronte europeo, dopo l’apertura della procedura d’infrazione per i mancati controlli del governo, visto che il documento, oltre che ai magistrati ed alla gestione commissariale dell’Ilva, è stato spedito alla Commissione Europea “in quanto” spiega Marescotti “il nuovo piano è destinato concedere inaccettabili deroghe e proroghe all’azienda, e quindi a peggiorare ulteriormente la situazione esistente”. In una lunga nota PeaceLink parla anche di “elevata concentrazione di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) nell’aria di Taranto”, in evidente polemica con Arpa Puglia, a cui “si chiede di sapere se anche la strumentazione dell’Agenzia regionale di protezione ambientale (identica rispetto a quella in possesso di PeaceLink) abbia riscontrato valori così elevati di Ipa.
Da parte sua Antonia Battaglia presenterà al Commissario Ue all’Ambiente Potocnik anche questi dati e documenti; infine, viene rivolto un appello al prefetto perché faccia eseguire la legge applicando – dopo l’ultima relazione dell’Ispra – le sanzioni per persistente mancato rispetto delle prescrizioni”.