Firmato in Prefettura un protocollo d’Intesa per la prevenzione della criminalità che prende di mira le banche. L’intesa è stata sottoscritta dal prefetto Umberto Guidato, dall’Associazione bancaria italiana e diversi istituti di credito della provincia.
Alla cerimonia erano presenti anche i rappresentanti delle forze dell’ordine e il direttore provinciale della Banca d’Italia. Il protocollo d’intesa è stato siglato anche per rafforzare la collaborazione tra le forze dell’ordine per contrastare il fenomeno delle rapine e dei furti ai danni degli istituti di credito.
Purtroppo in giro ci sono troppe armi molte delle quali sono utilizzate proprio dagli specialisti degli assalti alle banche. Un campanello d’allarme da non sottovalutare. Le forze dell’ordine non abbassano la guardia e mettono quotidianamente in atto un giro di vite.
Di recente la Prefettura dopo i numerosi casi di furti di armi nelle abitazioni grazie ai quali la mala ingrossa il suo arsenale, ha ordinato di mettere a punto un piano che possa contrastare un fenomeno che è certamente un indicatore per ciò che riguarda la frenetica attività delle bande criminali.
Vertici del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si sono tenuti in passato e durante i quali sono stati fatti speciali focus riguardo alle autorizzazioni di polizia in materia di armi.
Uno screening disposto proprio alla luce dei i furti compiuti in abitazioni ma anche della escalation delle rapine, soprattutto messe a segno nei fine settimana, e dei rinvenimenti degli arsenali della mala in case disabitate o in appartamenti di pregiudicati.
Durante quelle riunioni con le forze dell’ordine la Prefettura ha disposto controlli a tappeto in città e in tutta la provincia a caccia degli arsenali ma anche per verificare le modalità di detenzione delle armi, in modo tale da favorire il rafforzamento delle misure di custodia.
Naturalmente il vero problema delle armi a Taranto e provincia è rappresentato da quelle utilizzate dalla criminalità per compiere rapine. E’ stato inoltre disposta la verifica approfondita anche delle autorizzazioni al porto d’arma. Durante quei vertici è stata ribadita la necessità della collaborazione di chi detiene le armi, per fronteggiare efficacemente il rischio di furto di pistole e fucili custoditi in casa. Ciò peraltro è in linea con le recenti disposizioni di legge.