E’ ripresa stamattina, con un blocco stradale sulla statale 106, all’ingresso della città, la mobilitazione dei lavoratori dell’indotto Ilva che non percepiscono da mesi lo stipendio e chiedono garanzie per l’ occupazione.
Operai e rappresentanti sindacali si sono ritrovati sotto la sede del Municipio – dove prosegue l’occupazione simbolica dell’aula del consiglio – e hanno quindi deciso di attuare una nuova forma di protesta. Un corteo, partito proprio da Palazzo di Città, ha attraversato la città vecchia e si è diretto proprio verso la statale 106, dove è interdetto il traffico veicolare e viene impedito l’ingresso delle autobotti nella raffineria Eni. Contemporaneamente, si è tenuto un presidio sotto la prefettura dei titolari delle ditte dell’appalto (ne riferiamo a pagina 2) che vantano crediti nei confronti dell’Ilva e che temono di perdere tutto dopo il passaggio dell’azienda all’amministrazione straordinaria. Domani, martedì 27, alle 19 i sindacati sono stati convocati al ministero dello Sviluppo economico per discutere della vicenda Ilva nel suo complesso ed affrontare il nodo degli ammortizzatori sociali.