«Per la prima volta nel nostro Paese un’impresa si sta allineando a prescrizioni molto rigorose e noi rischiamo di mandare tutto all’aria per circostanze che non riguardano l’ambiente».
Lo ha affermato ieri il Ministro Corrado Clini a proposito dei rischi di chiusura di alcuni impianti e di licenziamento degli operai Ilva in seguito al blocco dello stabilimento di Taranto.
Sulle ricadute occupazionali che insieme a Taranto colpiscono anche Genova, «il rischio – ha detto il Ministro – non è soltanto su 4 mila lavoratori ma almeno su 20 mila dipendenti coinvolti e su un settore fondamentale del nostro Paese che va a gambe all’aria se non si riesce ad assicurare al continuità produttiva” per l’Ilva di Taranto».