PULSANO – Sedici anni. Sembravano non finissero mai. Invece, ci siamo.
I lavori per la realizzazione del nuovo depuratore consortile di Pulsano-Leporano stanno per essere completati.
Dalla Regione e dal Comune dicono: entro l’anno in corso.
Il sogno, insomma diventa realtà.
Un sogno iniziato nel lontano 1997 quando l’allora sindaco Galeandro capì che il vecchio depuratore con l’aumento della popolazione e con l’ampliamento della marina non sarebbe più riuscito a contenere i reflui.
Ed infatti, oggi, le strade vengono spesso invase dai liquami a causa dell’implosione dei tombini.
Sedici anni tra contenziosi, leggi nuove e furti che hanno tormentato i pulsanesi.
Ma ora basta.
Il tormento sta per finire.
A raccontarlo sarà direttamente l’ex assessore regionale Fabiano Amati che, oggi dal consiglio di via Capruzzi, continua a seguire i lavori.
A lui il gruppo consiliare di opposizione Nuova Pulsano chiederà lunedì sera di raccontare ai pulsanesi quello che è acceduto in questi ultimi sedici anni.
“1197-2013 – si legge nel manifesto affisso in città sull’iniziativa in programma per le 18,30 di lunedì in piazza Castello – ci sono voluti 16 anni ed oltre 30 milioni spesi per arrivare all’entrata in funzione del nuovo depuratore consortile. Dopo la gestione fallimentare dell’opera da parte delle amministrazioni Laterza-Ecclesia, l’intervento massiccio della Regione Puglia, con il commissariamento dell’opera, il suo finanziamento e la cessione all’Acquedotto Puglise, oggi siamo finalmente alla vigilia del suo avvio che rappresenterà la fine di molti problemi e disservizi per la nostra comunità. Per la prima volta a Pulsano un dibattito pubblico con l’assessore regionale grazie al quale si stanno completando i lavori”.
Un dibattito pubblico che il consigliere comunale Emiliano D’Amato considera una buona occasione per aprire finalmente un confronto anche con la comunità.