Entro domani (ad eccezione di Grottaglie e Martina Franca) i contribuenti della provincia ionica dovranno pagare la Tasi, ovvero la vecchia Imu sulla prima casa comprensiva dei cosiddetti servizi indivisibili (polizia municipale, illuminazione, strade ecc).
Per molti un vero salasso perchè in buona parte dei Comuni ionici è stata applicata l’aliquota massima del 2,5 permille.
Avetrana, Castellaneta, Grottaglie, Lizzano, Monteiasi, Montemesola, Palagiano, Pulsano, San GIorgio, San Marzano e Sava hanno applicato il massimo. Ogni Comune ha poi gestito le diverse tariffe per l’applicazione sugli altri immobili e le detrazioni per le diverse categorie sociali in disagio.
Ma tra tutti i Comuni dell’arco ionico spicca Mottola, l’unica che, gravando sui possessori di seconde case e cioè aumentanto l’Imu ha evitato di applicare la Tasi. E’ pari, infatti, a 0.
Molti altri Comuni, tra cui anche Taranto, invece è un gradino sotto l’aliquota massima, ovvero il 2 per mille. Insieme al capoluogo, come mostra il prospetto accanto ci sono, Crispiano, Faggiano, Fragagnano, Laterza, Martina Franca, massafra, Palagianello, Roccaforzata, Statte e Torricella.
Maruggio sconta ancora di un punto percentuale con l’1,9 per mille, mentre Manduria va al 2,2 e Carosino al 2,3. Mentre all’1 per mille sono riusciti a fermarsi solo i Comuni di Leporano e Monteparano.