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​«Cinquestelle, siete peggio degli altri»​

Gli esclusi pugliesi si sono ritrovati ad Altamura.

Un incontro organizzato in poche ore via chat per
avere un confronto ed esprimere il proprio sdegno per il
modo in cui sono state condotte le cosiddette “parlamentarie”,
le votazioni on line per selezionare i candidati del
M5S alle elezioni politiche dle 4 marzo. È andata come
sappiamo: esclusioni a raffica e più di un sospetto che le
esclusioni siano state frutto di scelte “chirurgiche”. Ad Altamura
gli esclusi hanno prodotto un documento nel quale
viene chiesto di annullare le parlamentarie e di conoscere
le motivazioni che hanno portato alle esclusioni.

Tra le esclusioni eccellenti, nell’area di Taranto, quella di
Bartolomeo Lucarelli, collaboratore dell’europarlamentarde
Rosa D’Amato, già in corsa per la candidatura a sindaco
alle comunarie del 2017, e quella di Anna Maria Caramia,
avvocato di Massafra noto per aver sollevato casi di presunta
ingiustizia nella gestione delle aste giudiziarie. Proprio
quelle vicende furono alla base di alcune iniziative parlamentari
del M5S avviate proprio su impulso dell’avvocato
Caramia. Evidentemente tutto ciò non è bastato e ora l’avvocato
affida a facebook tutto il suo disappunto per come
sono state gestite le parlamentarie. Credeva di aver trovato
nel M5S un movimento diverso dagli altri e, invece, si è
dovuta ricredere bruscamente. Tutto questo Anna Maria Caramia
lo scrive in una lettera aperta indirizzata ai portavoce pentastellati.

«Voglio dirvi –
scrive la Caramia
– che, dopo quello
che ho subito e
sto subendo dal
Potere, la vostra
presa in giro non
solo non la accetto,
ma la rimando
al mittente e con
gli interessi; avete
distrutto il sogno
della possibilità
di cambiamento;
avete dimostrato
di essere peggiori
degli altri, perché più ipocriti (con l’inganno di una falsa
democrazia e la presa in giro dell’invio, con raccomandata,
di certificati che, forse, manco avete visto); avete dimostrato
spessore morale e onesta pari a zero! Per amor del vero,
devo anche dirvi che lo avevo capito da subito del gioco
dietro queste parlamentarie online e da subito intendo da
quando, alla prima segnalazione, non si è proceduto con
l’annullamento, immediato e totale; ma leggere che sono
stati scelti i migliori (senza nulla togliere a nessuno) – e
i migliori, quanto alla Puglia, sarebbero tutti i vicini alla
signora Laricchia, non si può tollerare».

Il riferimento è
alla consigliera regionale che avrebbe fatto man bassa di
candidature, mentre guarda caso sarebbero stati esclusi
tutti i candidati vicini all’europarlamentare Rosa D’Amato
«Ma la D’Amato – scrive ironicamente la candidata mancata
– si è circondata solo di ‘sciocchi’ (per non usare altro e più
efficace termine) visto che nessuno di noi è stato ritenuto
adatto alla votazione preliminare online? Potrei continuare,
ma mi fermo qui e non spreco altro tempo! In ragione di
ciò, io mi tiro fuori dal MoVimento 5stelle che è, ormai,
solo un ricordo del passato, il mio voto non lo avrete e
neppure quello di tanti intorno a me e se potrò, memore di
quella onestà che avete proclamato e tradito, non perderò
occasione di dire qual è la verità».

I fedelissimi pentastellati ricordano invece che il regolamento
prevedeva che l’ultima parola spettasse comunque
al Capo Politico, Luigi Di Maio, che ha il potere di esprimere
il parere negativo vincolante in caso di candidature
ritenute non compatibili con il M5S. Una giustificazione
che da sola copre con una pietra tombale ogni proclama
sulla democrazia interna, sulla liturgia delle votazioni on
line e sull’uno vale uno..