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​Tre nuovi assessori e c’è anche l’Infrataras​

Tre assessori nuovi di zecca.
Per due il posto si è già liberato con le
dimissioni di Annamaria Franchitto e la
revoca dell’incarico a Franco Sebastio. Il
terzo posto da liberare arriverà nei prossimi
giorni.

Il sindaco Rinaldo Melucci
valuterà rendimenti di ciascun assessore
e opportunità politiche. La rivisitazione
della giunta dovrebbe compiersi presumibilmente
entro fine mese in concomitanza
con le scadenze per l’approvaizone
del bilancio di previsione. E di questo
si è parlato nell’incontro che si è tenuto
lunedì pomeriggio a Palazzo di Città tra
il primo cittadino e il gruppo consiliare
del Partito Democratico. Da quel che trapela,
il gruppo del Pd ha sottolineato la
necessità, anche alla luce del disastroso
risultato elettorale, di superare le divisioni
correntizie.

In secondo luogo è emersa la
esigenza di dare alla giunta comunale una
connotazione più politica che tecnica. Un
aspetto, quest’ultimo, sul quale il sindaco
sarebbe sembrato meno persuaso perché
avrebbe ancora bisogno di contributi
tecnici per i diversi temi in agenda: dalla
questione Ilva ai rapporti col Ministero
dell’Economia e delle Finanze.
L’obiettivo comune è comunque quello di
irrobustire e dare stabilità alla maggioranza.
E allora, dei tre assessorati da assegnare,
uno dovrebbe andare senz’altro al
gruppo che fa riferimento a Piero Bitetti,
un altro allo stesso Pd. Per il terzo la partita
è tutta da giocare. E forse non è casuale
che sempre lunedì 12 marzo il sindaco abbia
incontrato due consiglieri attualmente
all’opposizione: Stefania Baldassari – che
fu sfidante di Melucci al ballottaggio nelle
elezioni comunali dello scorso giugno – e
Cosimo Ciraci eletto nelle liste di Forza
Italia.

Che siano loro gli interlocutori
privilegiati per l’allargamento della maggioranza?
Da non sottavalutare un altro
aspetto: a breve – con l’approvazione del
bilancio – “scade” il mandato dell’amministratore
unico di Infrataras e quindi
un’altra nomina si renderebbe disponibile
per garantire qualche equilibrio politico.
Sembra invece abbastanza lontana la posisbilità
di un riavvicinamento con il gruppo
indipendente dei cinque consiglieri di cui
è capogruppo Floriana de Gennaro e che
fuori dal consiglio ha come riferimento l’ex segretario provinciale del Pd, Walter
Musillo. Altra annotazione: nel rimpasto
dovranno essere considerate le quote rosa
all’interno della giunta e questo potrebbe
condizionare le scelte finali del sindaco.

Intanto, a proposito dell avertenza Ilva si
registra l’intervento dell’Area Orlando del
Pd: «Apprendiamo con grande favore la
nuova posizione politica sulla trattativa
Ilva espressa dal sindaco Melucci il quale,
allontanandosi da quella di Emiliano, ha
dichiarato “su Ilva confido in una soluzione
politica entro due settimane in modo
da accantonare definitivamente la strada
del Tar percorsa in un altro periodo storico
quando le possibilità di dialogo erano
completamente azzerate”. Ricordiamo
che era partita proprio da noi, militanti e
membri della segreteria del Pd Provinciale
facenti capo all’area Orlando, la richiesta
ufficiale, fatta poi propria e condivisa
all’unanimità in assemblea da tutto il Pd,
rivolta al Sindaco e al Governatore, di
ritirare il ricorso contro il dpcm Ilva, alla
quale avevano risposto in malo modo solo
Michele Emiliano e Francesco Boccia.
Ad oggi invece il sindaco di Taranto avvicinandosi
alla nostra posizione pare voglia
abbandonare la strategia dei tribunali
imboccando quella del dialogo politico tra le parti».

«Condividendo questa sua ragionevole
linea che coincide con la nostra – rpsegue
la nota degli orlandiani – gli chiediamo un
incontro ufficiale teso come da lui detto a
trovare una soluzione politica alla vicenda
e un accordo possibile attraverso la ripresa
della trattativa attraverso un dialogo tra le
parti magari organizzando insieme a lui,
come abbiamo già chiesto alla segreteria
del Pd Provinciale, un incontro a Taranto
entro le prossime due settimane tra le
istituzioni locali, il governo, i commissari,
gli acquirenti, i sindacati e i cittadini
interessati».