C’è un po’ di Taranto nel nuovo governo di Giuseppe Conte. Tra i ministri incaricati dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci sono infatti Francesco Boccia e Teresa Bellanova. Non sono tarantini, ma sono entrambi pugliesi e hanno avuto a che fare con i problemi di Taranto.
Francesco Boccia, 51 anni di Bisceglie, sposato con l’ex deputata di Forza Italia Nunzia De Girolamo, è stato il primo presidente dell’Organismo Straordinario di Liquidazione chiamato a gestire i debiti del dissesto del Comune. Fu lui, quando si insediò nel 2006, a dichiarare che si trattava del più grande dissesto della storia repubblicana. Conte gli ha affidato un ministero senza portafoglio: quello per gli Affari Regionali e le Autonomie.

Teresa Bellanova
L’altro ministro pugliese è Teresa Bellanova (61 anni, di Ceglie Messapica) che ha una solida esperienza da sindacalista della Federbraccianti impegnata nella lotta al caporalato. Per lei un ministero che le sembra tagliato su misura: Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Viceministro dello Sviluppo nei governi Renzi e Gentiloni e sottosegretario al lavoro sempre nel governo Renzi, Teresa Bellanova è stata molto impegnata sul fronte Ilva. Spesso presente a Taranto, ha sostenuto con grande tenacia i provvedimenti dei governi a guida Pd a salvaguardia della fabbrica e per l’attuazione del piano di risanamento ambientale. Sul tema del siderurgico è stata protagonista di polemiche molto accese contro le politiche del primo governo Conte e, in particolare, del ministro dello sviluppo Luigi Di Maio. Ora sono nello stesso governo e sarà interessante capire quale impronta sarà data alla vertenza più importante del Paese. Sia Boccia che Bellanova sono in quota Pd.
Pugliese di Foggia, infine, è lo stesso premier, Giuseppe Conte.
Questo comunque il quadro completo del nuovo governo:
Giuseppe Conte (Presidente del Consiglio), Riccardo Fraccaro (sottosegretario a Palazzo Chigi)
Ministri con portafoglio:
Luciana Lamorgese al ministero dell’Interno, Luigi Di Maio agli Esteri (M5s), Alfonso Bonafede alla Giustizia (M5s), Lorenzo Guerini alla Difesa (M5s), Roberto Gualtieri all’Economia (Pd), Dario Franceschini alla Cultura e Turismo (Pd), Paola De Micheli ai Trasporti (Pd), Roberto Speranza alla Salute (Pd), Lorenzo Fioramonti all’Istruzione (M5s), Stefano Patuanelli allo Sviluppo Economico (M5s), Nunzia Catalfo al Lavoro (M5s), Teresa Bellanova all’Agricoltura (Pd), Sergio Costa all’Ambiente (M5s);
Ministri senza portafoglio:
Federico d’Incà ai rapporti con il Parlamento (M5s), Paola Pisano all’Innovazione tecnologica (M5s), Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione (M5s), Peppe Provenzano al Sud (Pd), Francesco Boccia agli Affari regionali (Pd), Elena Bonetti alle Pari opportunità e famiglia (Pd), Enzo Amendola agli Affari europei (Pd), Vincenzo Spadafora alle Politiche giovanili e allo Sport (M5s).
Ora si attende la nomina dei viceministri e dei sottosegretari e non si esclude che possano esserci altre presenze pugliesi