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Decreto Semplificazioni, tutte le novità approvate

Decreto Semplificazioni, tutte le novità approvate

Mentre il Governo Draghi era intento ad elaborare il provvedimento di legge denominato Sostegni Bis, veniva contestualmente redatto e pubblicato un altro documento di legge assai atteso ed importante. Stiamo parlando del Decreto Semplificazioni che il Primo Ministro aveva già annunciato diverse settimane fa nelle aule del Parlamento e che ora vede piena applicazione. Il Decreto Semplificazioni in qualche misura è propedeutico alla presentazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che contiene le misure proposte alla Unione Europea per ottenere il complesso di risorse previste in favore dell’Italia misurabili nell’ordine dei 250 miliardi di euro. Le misure di semplificazione sono diverse ed alcune investono anche il Superbonus 110%. Si parte certamente da un argomento caro ai cittadini di Taranto che è quello della salute e del rispetto dell’ambiente.

La Valutazione di Impatto Ambientale si otterrà attraverso una riduzione dei tempi di valutazione avuto riguardo solo per i progetti che rientrano nel PNRR, di quelli finanziati dal fondo complementare e dei progetti attuativi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima. La durata massima della procedura è portata a 130 giorni. E’ istituita contestualmente una commissione speciale e tecnica composta da un massimo di 40 persone su nomina del Ministro competente. Il Governo inoltre potrà intervenire in sostituzione della commissione e dei dirigenti dei Ministeri coinvolti nel PNRR (Transizione Ecologica e Cultura) in caso di inerzia rispetto ai tempi di realizzazione del Piano. Viene anche istituita una Soprintendenza speciale per le misure legate al Piano e per la tutela dei beni culturali e paesaggistici. Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione sono semplificate le procedure autorizzative che riguardano la produzione di energia da fonti rinnovabili, la installazione di infrastrutture energetiche, impianti di produzione e accumulo di energia elettrica e, inoltre, la bonifica dei siti contaminati e il repowering degli impianti esistenti. Con riguardo al Superbonus 110%, raccolte le lamentele provenienti da più parti circa la complessità dei documenti necessari per l’accesso al beneficio sono semplificate le procedure tecniche che oggi sono sostituibili da una semplice Comunicazione di Inizio Lavori.

L’accesso alla misura è esteso agli interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche. Vengono introdotte misure specifiche di semplificazione per alcuni progetti legati ai trasporti: l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Salerno-Reggio Calabria, l’alta velocità/alta capacità sulla Palermo-Catania-Messina, il potenziamento della linea Verona-Brennero, la diga foranea di Genova, la diga di Campolattaro a Benevento, la messa in sicurezza e l’ammodernamento del sistema idrico del Peschiera nel Lazio e il potenziamento delle infrastrutture del porto di Trieste. Il governo tenta inoltre, con questo decreto, di introdurre una misura incentivante legata alla velocizzazione della realizzazione delle opere da parte delle imprese coinvolte: saranno previsti “premi di accelerazione” per ogni giorno di anticipo sul termine contrattuale. Saranno anche previste penali dovute al ritardato adempimento, comprese tra lo 0,6 per mille e l’1 per mille al giorno e da determinare in relazione all’entità delle conseguenze legate al ritardo, con un massimo del 20 per cento dell’ammontare stesso. Sempre in tema di lavori pubblici per la realizzazione delle opere legate al PNRR sarà innalzato il limite di concessione dei lavori in subappalto dal 30 al 50% fino al 31 ottobre 2021, mentre dall’1 novembre 2021 ogni limite è rimosso ma le stazioni appaltanti dovranno porre maggiori controlli e chiarire anticipatamente le opere e gli ambiti concepibili in subappalto al fine di contenere il fenomeno delle infiltrazioni mafiose. Resta inteso che l’appaltatore e il subappaltatore resteranno responsabili solidalmente nei confronti della stazione appaltante. Particolare è la misura che prevede una nuova formula di inclusione dei giovani e delle donne nella realizzazione delle opere del PNRR: le aziende, anche di piccole dimensioni (sopra i 15 dipendenti) che partecipano alle gare per le opere del PNRR e dei Fondi complementari e che risultino affidatarie dei contratti hanno l’obbligo di presentare un rapporto sulla situazione del personale in riferimento all’inclusione delle donne nelle attività e nei processi aziendali. In caso di violazione dell’obbligo, è prevista l’applicazione di penali e l’impossibilità di partecipare per 12 mesi ad ulteriori procedure.

Nei bandi di gara saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi per le aziende che utilizzano strumenti di conciliazione vita-lavoro, che si impegnino ad assumere donne e giovani sotto i 35 anni, che nell’ultimo triennio abbiano rispettato i principi di parità di genere e adottato misure per promuovere pari opportunità per i giovani e le donne nelle assunzioni, nei livelli retributivi e degli incarichi apicali. Salve motivate ragioni, le stazioni appaltanti includono nel bando l’obbligo del partecipante alla gara di riservare a giovani e donne una quota delle assunzioni necessarie per eseguire il contratto. Tra i criteri per partecipare alle gare vi è anche l’impegno a presentare la rendicontazione non finanziaria sulla sostenibilità sociale e ambientale dei processi produttivi. Si semplifica inoltre il procedimento di autorizzazione per l’installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica e si agevola l’infrastrutturazione digitale degli immobili con reti in fibra ottica. In sostanza un complesso articolato di misure orientate a favorire e velocizzare al massimo le procedure di accesso alle risorse finanziarie del piano finanziato dalla UE che rappresenta una opportunità epocale per il nostro Paese.

Francesco Andrea Falcone
Dottore Commercialista – Revisore Legale