Zucchero vietato ai bambini fino 2 anni, ridotto anche dopo. Queste sono le raccomandazioni recenti pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) che lancia l’allarme: se volete che i vostri figli crescono in salute non date zucchero prima dei 2 anni. E’ anche dopo, fino ai 18, l’apporto di zucchero deve essere limitato a 25 grammi al giorno. Quando è bene introdurre i dolci? Come proporli? Quanto spesso possono mangiarli? Possono andare bene per merenda o colazione? Il sapore dolce rischia di alterare la capacità di autoregolazione del bambino, e pertanto sarebbe da far conoscere il più tardi possibile. In genere si dice: auspicabilmente dopo i 2-3 anni. Però è una misura di tempo relativa: ci sono bambini che vengono esposti precocemente al dolce per tanti motivi: nonni che fanno assaggiare i biscotti, fratelli maggiori che leccano un gelato di fronte a loro, festicciola con gli amichetti all’asilo nido. Quindi direi di cercare di fare in modo che vostro figlio conosca il dolce il più tardi possibile.
Come proporre il dolce?
Esiste una regola: non porpore, non negare. Non proporre, perché è abbastanza scontato che il bambino dica di no ì ad una nostra proposta di dolce. E’ a parte alcune eccezioni, per lui i dolci sono un alimento tanto allettante quanto pericoloso: è meglio che non si abitui all’idea che i genitori lo propongano, perché poi se lo aspetta, e lo chiede più frequentemente. Non negare se il bambino lo chiede, perché la negazione andrebbe giustificata: fa male ai denti, fa male al pancino, ti rende agitato, è un fattore di rischio per la salute… Tutte motivazioni che il bambino non capisce: per lui il nostro ’no’ è più che altro un dispetto, o una punizione. Se il bambino chiede il dolce, lasciamo che lo mangi, ma la scelta deve essere fatta con saggezza. Ad esempio, è una cosa ben diversa proporre al bambino una torta alle mele per colazione, o un gelato industriale al termine di un pasto invece delle caramelle. L’importante è saperli selezionare e saper selezionare le situazioni nelle quali proporre i dolci. Dobbiamo stare sempre molto attenti che i dolci non siano mai:
- un premio (“bravissimo, ti meriti proprio i biscotti”);
• una ricompensa (“se finisci tutto quello che hai nel piatto puoi avere il dolce”);
• un ricatto (“se smetti di strillare ti do un gelato”);
• un’alternativa al pasto (“se proprio non mangi nulla, almeno prendi una fetta di crostata, meglio che niente!”).
Come è bene comportarsi quando i bambini chiedono i dolci in continuazione?
Da una parte dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole, evitando quelle frasi che rischiano di complicarci la vita: “puoi mangiarlo, ma solo un pezzettino”, “puoi mangiarlo quando hai terminato il resto”, “ti fa male, ma se mi stressi in questo modo mangialo, fai quello che vuoi!”. Cerchiamo di trovare strategie utili , di normalizzare il dolce per esempio sostituendo il “Lo puoi mangiare solo a fine pasto” con un “Che bella idea hai avuto, cosa ne dici se finiamo la cena e poi lo mangiamo tutti insieme?”
Quanto spesso i bambini possono mangiare i dolci?
Meno possibile e possibilmente sempre con l’associazione ad una situazione particolare, di modo che il bambino capisca che i dolci sono qualcosa che è al di fuori dalla normale routine. Ad esempio: gelato sul lungomare in vacanza; torta di compleanno; dolci delle feste (Natale, Pasqua…); pasticcini a casa della nonna la domenica…
I dolci possono andar bene come colazione e merenda?
In teoria, no. Esistono alternative non dolci (salate, o neutre) da proporre per colazione o merenda. Certamente: pane con burro e marmellata, porridge di avena e frutta fresca, smoothie di frutta e latte di mandorle, bruschetta con pomodorini e olio evo, tarallini con olio evo, olive e parmigiano, frutta secca con uvetta… Ci sono tantissime alternative che non siano dolci – dove per dolce i si tende le merendine, biscottini, gelati, torte. Però, all’interno della categoria “dolci”, dobbiamo ammettere che ne esistono di migliori e di peggiori: , alcuni dolci hanno poco zucchero, ma sono comunque deliziosi grazie alla presenza di ingredienti furbi (cannella, vaniglia, , frutta secca, frutta fresca…): potremmo magari impegnarci a fare in modo che qualche colazione o merenda settimanale sia a base di dolci-poco-dolci fatti in casa . È importante che queste opzioni non siano esclusive ma siano una delle tante che vengono proposte al bambino.
Dr.ssa Monika Szczesna
Biologa nutrizionista
www.dieta metabolic.it