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Taranto, stasera il derby con il Foggia: si gioca allo stadio “Zaccheria”

La presentazione del match
Il Taranto

Nessuna tregua per il Taranto. L’approfondimento delle dinamiche e delle formule che hanno prodotto l’ulteriore pareggio a reti inviolate domenica scorsa, in casa e contro la matricola Gelbison, è stato accelerato in ottica derby: stasera, infatti, si accenderanno i riflettori dello stadio “Zaccheria” per l’appuntamento con il Foggia, partita valevole per la sesta giornata di ritorno e coincidente con il primo turno infrasettimanale comandato dal calendario agonistico dall’inaugurazione dell’anno solare.

I rossoblu di Ezio Capuano sono alla ricerca della prima vittoria del girone di ritorno, nonostante il recente risultato di simmetria con la compagine di Vallo della Lucania non sia stato omologato per decisione dei vertici federali della Lega Pro, che hanno accolto il ricorso divulgato dalla società ionica avverso lo schieramento presunto irregolare di un tesserato avversario. Dai piani alti saranno valutati gli estremi per la concessione di un ipotetico successo a tavolino per la compagine rossoblu, oppure di un’ammenda per il club campano, al quale potrebbe essere anche inflitta una penalizzazione in classifica. A dirigere FoggiaTaranto, il cui fischio d’inizio è fissato alle ore 21.00, è stato designato l’arbitro Marco Emmanuele della sezione di Pisa, il quale sarà coadiuvato dagli assistenti Federico Pragliola (Terni) e Veronica Vettorel (Latina); per l’incarico di quarto ufficiale è stato selezionato Francesco Carrione dell’area di Castellammare di Stabia. Sono 500 i biglietti messi a disposizione per la tifoseria tarantina esclusivamente nel settore ospiti dello stadio “ Zaccheria” e riservati ai possessori della tessera di fidelizzazione del Taranto FC 1927 in corso di validità, così come indicato dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.

Per quel che concerne le delibere della disciplinare di Lega Pro, il Taranto è stato sanzionato con una multa pari a 200 euro “per avere i suoi sostenitori, posizionati in Curva Nord, al 1° minuto del primo tempo, intonato un coro oltraggioso nei confronti delle Forze dell’Ordine, ripetendolo per tre volte”. In materia di calciatori, sono pervenuti alla nona ammonizione stagionali, quindi inseriti nella lista dei diffidati, sia l’esterno mancino Ferrara che il difensore Manetta: i loro nominativi vanno a sommarsi con quelli di Mastromonaco e La Monica, già presenti nel suddetto elenco. In merito all’intrigante derby pugliese più disputato entro i confini regionali, ovvero quello fra Foggia e Taranto, mister Capuano non abbandonerà la sua filosofia tattica votata al 3-5-2 di base: le modifiche, anche transitorie, potranno interessare la figura di un trequartista abile a filtrare fra le linee, anche in corso d’opera del match come spesso accaduto, ma mai il dispiegamento di un tridente puro, esperimento fallito in occasione della gara con la Gelbison.

Non dispone di centrocampisti adatti ad operare in binomio su un’asse a quattro uomini, il Taranto: Capuano ha esplicitamente denunciato le difficoltà di espressione e di metabolizzazione della manovra, conseguenza di caratteristiche tecniche e strutturali diametralmente opposte. “Il Foggia ha espugnato Pescara con quattro reti, è una squadra forte, avremo solo due giorni per preparare il derby: cambierò qualcosa, non c’è ombra di dubbio, ma non muterò quello che è il mio assetto tattico. Non toglierò certezze alla squadra”, aveva dichiarato il trainer rossoblu al termine della sfida con la Gelbison: gli enigmi riguardano le condizioni fisiche di Romano e Bifulco, costretti entrambi ad abdicare dalla contesa, le cui defezioni inanellate nel corso della prima frazione di gioco hanno influito su strategie originali ma assolutamente improduttive, sia in tema di creatività che di equilibrio (sperimentazione di Semprini fra le linee, inclinazione ad un trittico offensivo appiattito con Tommasini e Rossetti).

Nel momento in cui i due infortunati non dovessero recuperare appieno le proprie energie, i dubbi riguarderebbero gli interpreti da prediligere in mediana ed in un attacco a due punte: Romano, vittima di un trauma al collo, aveva agito da interno sinistro e la sua eredità potrebbe essere raccolta dai due under in ballottaggio Labriola e Mazza; a tal proposito, occorre ipotizzare Provenzano ripristinato in cabina di regia e la replica di Crecco, esordiente in formazione titolare domenica scorsa con mansioni di interno destro. Non dovrebbero essere registrate novità sulle fasce, affidate ai “veterani” Mastromonaco e Ferrara, sistemati rispettivamente sulla destra e sulla sinistra, così come intatta dovrebbe restare la difesa, appannaggio del trittico composto da Evangelisti, un Antonini dal rendimento eccezionale, Manetta: Formiconi è propenso a garantire un’eclettica alternativa, mentre potrebbe scalpitare Sciacca, neo acquisto esperto e proveniente proprio dalle fila del Foggia. In attacco, previa eventuale assenza di Bifulco sofferente per la distorsione alla caviglia sinistra, incidente del quale occorre conoscere l’entità, potrebbero operare Tommasini e Rossetti, il cui collaudo embrionale è stato certificato una sola volta nell’undici iniziale (contro i corallini della Turris), più costantemente durante le evoluzioni delle singole partite.

Dal canto suo, il Foggia si presenta in ottima forma psicofisica, dopo aver espugnato l’Adriatico di Pescara con una sonante quaterna: è una squadra che sta subendo metamorfosi, al pari del Taranto, e che mister Gallo sta disponendo con un modulo speculare improntato al 3-5-2. Sono stati ceduti, oltre Sciacca al Taranto, anche il laterale Nicolao e la punta greco-albanese Vuthaj, ma sono stati arruolati elementi di spessore come gli attaccanti Bjarkason e Beretta, prelevati rispettivamente dal Venezia e dal Cittadella; spiccano inoltre l’ispirazione in zona gol di Ogunseye e la sicurezza a centrocampo offerta dal solito Petermann.