Il pragmatismo che prevale sull’estetica. Eterno dilemma nel calcio, dogma implicito per il Taranto che ha fissato la sua meta prioritaria nella salvaguardia della categoria professionistica, senza la preclusione di un itinerario consolidato e maggiormente ambizioso in classifica, da valutare dopo aver suggellato la quota della sicurezza.
L’anatema dell’assenza di vittorie nel girone di ritorno è stato infranto domenica scorsa, grazie al successo firmato nell’epilogo della gara casalinga contro il Latina: ad Antonio Boccadamo, professionista autoctono e rientrato alla base ionica dopo sei stagioni di peregrinazioni (è un prodotto del settore giovanile rossoblu), il privilegio di siglare la prima rete non solo del secondo atto del torneo, ma anche del neo anno solare 2023. In un organico fortemente modificato alla luce delle negoziazioni e dei trasferimenti ereditati dalla recente sessione del calciomercato invernale, l’esterno classe ’99 rappresenta uno degli interpreti in grado di dispensare una visione strategica più qualitativa, sicuramente propedeutica ad una crescita della fase di possesso palla, spesso carente in ottica di creazione sotto porta, a favore di una tattica di contenimento ordinata, organizzata e già mnemonica. Non è però squadra rinunciataria, il Taranto: non deve smarrire i criteri dell’umiltà, della sinergia, dell’applicazione, ma non può permettersi di cedere troppo ai rischi, seppur ragionati, del baricentro basso.
In tal caso, le metamorfosi nei reparti di centrocampo ed attacco, con la ricomposizione numerica delle cosiddette “coppie di ruolo”, attraverso l’avvicendamento di elementi dotati di peculiarità tecnico-tattiche originali, permette all’allenatore ionico di studiare soluzioni diverse. Anche in corso d’opera, come testimoniato proprio nella ripresa della partita coi nerazzurri laziali, in cui le sostituzioni indovinate hanno mutuato l’inerzia del primo tempo in una generosa ed ostinata insistenza. Per la prossima trasferta a Castellammare di Stabia, in programma domenica con fischio d’inizio previsto alle ore 14.30, la quale sarà preceduta da una “settimana tipo” del lavoro per la compagine rossoblu, rientrerà dal turno di squalifica per diffida il capitano Antonio Ferrara. Insieme col giovane collega, veterano per militanza, Gianluca Mastromonaco, le corsie laterali sulla base tattica del 3-5-2 sono state sempre presidiate con continuità ed hanno beneficiato inoltre dell’eclettismo dell’esperto Giovanni Formiconi, in situazioni di emergenza.
Contro il Latina, a compensare la defezione di Ferrara sulla catena sinistra è stato Luca Crecco, considerato come un valore aggiunto per la squadra ma lontano dalla sua condizione migliore e dalla sua brillantezza in proiezione avanzata: nelle prime apparizioni in maglia rossoblu, l’ex Pescara era stato impiegato come intermedio sia a destra che a sinistra. Nell’incarico di esterno, che pure gli appartiene in carriera, è apparso però evanescente ed ha tratto qualche spunto durante la seconda frazione del match, quando il tandem offensivo affidato a Tommasini e Rossetti ha vivacizzato la manovra: suo è stato l’assist per l’insidioso stacco di testa dell’attaccante che aveva rilevato un Nocciolini che, ovviamente, non ha ancora metabolizzato i meccanismi della sua nuova compagine di appartenenza. Il “deus ex machina” Antonio Boccadamo ha sostituito lo stesso Crecco al 77’ e, circa dieci minuti più tardi, ha capitalizzato l’occasione più limpida per i rossoblu, prodotto di un’azione interessante, in cui Mastromonaco, protagonista encomiabile di un moto perpetuo sul binario destro, ha resistito ai raddoppi di marcatura ed ha pennellato un cross raccolto sul versante opposto dal tarantino, esibitosi in uno stop e nella conclusione perentoria ed elegante verso il primo palo, la quale è valsa il bottino pieno e l’esultanza genuina del marcatore. “Sono contento perché si è avverato un sogno, segnare con la maglia della squadra della mia città, ma rassicuro sulla stessa devozione ai colori che nutrono i miei compagni -ha commentato Antonio Boccadamo al termine del match deciso dal suo gol- E’ stata una settimana complicata, io mi sono aggregato da poco ma i ragazzi mi hanno subito fatto sentire parte di loro: siamo soddisfatti per averla conclusa con la conquista dei tre punti”.
“Ringrazio il mister che mi ha donato subito fiducia, nonostante non mi conoscesse- ha confidato con entusiasmo- Nei miei sogni c’era sempre questa palla scodellata in mezzo e la mia immagine che arriva ad arpionarla, una volta col piattone sinistro, un’altra col collo destro…si è realizzato! Mastromonaco ha fatto una giocata clamorosa sulla fascia, è stato caparbio, l’ha messa dentro ed io sentivo che quella palla sarebbe potuta arrivare. Appena è arrivata, ho stoppato, ho chiuso gli occhi e per fortuna ho fatto gol!”. “Taranto è una piazza che dà tanto, ma è comunque complicato giocarci- ha dichiarato Boccadamo- Se non hai uno spogliatoio compatto, non subisci così poco in campo. Ho trovato un ambiente sano, mister Capuano ci offre la giusta tranquillità e la giusta carica, entrambe doti fondamentali. In questa settimana, ha dovuto gestire la calma: la piazza è esigente, lo sappiamo, in certi momenti occorre preservare lucidità ed uscire dalle difficoltà tutti insieme. Non è il singolo che risolve la situazione, ma la squadra: ci sono tanti giovani educati ed i più grandi operano da collante”. A dirigere Juve Stabia-Taranto è stato designato l’arbitro Giuseppe Collu.