Immediata occasione di riscatto. Dopo la sconfitta di misura incassata fra le mura amiche dello Iacovone ad opera del Picerno, eredità di una prestazione caratterizzata da confusione tattica ed identitaria, il Taranto deve sfruttare la possibilità di riprendere il percorso verso la meta prioritaria della salvezza aritmetica già nel pomeriggio odierno, dedicato all’ultimo turno infrasettimanale della stagione regolare.
Alle ore 14.30, infatti, è in programma la sfida in trasferta contro la Viterbese penultima in classifica, quindi alla ricerca disperata di punti propedeutici al rafforzamento della posizione nella griglia play out, soprattutto alla luce del blitz della Fidelis Andria fanalino di coda a Monopoli: la missione dei rossoblu è correggere in maniera repentina e pragmatica le destabilizzazioni strategiche e gli errori nelle letture e nei meccanismi, nonostante le assenze registrate nella lista dei convocati diramata ufficialmente ieri. A dirigere Viterbese-Taranto, gara valevole per la tredicesima giornata di ritorno, è stato designato l’arbitro Niccolò Turrini della sezione di Firenze, il quale sarà coadiuvato dagli assistenti Egidio Marchetti (Trento) ed Elia Tini Brunozzi (Foligno); per la mansione di quarto ufficiale è stato selezionato Gianluca Renzi dell’area di Pesaro. Per la sfida contro la compagine laziale allenata da Giovanni Lopez, non potrà accomodarsi in panchina il suo collega Ezio Capuano, squalificato per un turno per recidività in ammonizione: il tecnico degli ionici è stato sanzionato col quinto cartellino giallo stagionale nella prima mezz’ora dello scorso match col Picerno, previo atteggiamento di protesta; a dirigere la squadra sarà quindi il suo vice Alberigo Volini.
Le delibere del giudice sportivo hanno coinvolto il giovane centrocampista Leonardo Mazza, appiedato per una gara effettiva perché in diffida (anche per lui quinta ammonizione del torneo), mentre il difensore Evangelisti e l’attaccante Tommasini sono pervenuti rispettivamente all’ottavo ed al terzo cartellino giallo; inoltre, al sodalizio rossoblu è stata comminata un’ammenda pari a trecento euro “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato, al termine della gara, mentre i giocatori del Taranto rientravano negli spogliatoi attraverso il tunnel, una bottiglietta d’acqua semipiena e chiusa con tappo, senza colpire alcuno”. Defezioni importanti anche per gli avversari della Viterbese: il difensore gambiano Sulayman, ingaggiato al termine del mercato di gennaio, è stato fermato in seguito all’espulsione per doppia ammonizione inflitta nella gara col Potenza, ma sarà costretto ad abdicare anche il difensore Riggio, reo della quinta infrazione che ha concretizzato la squalifica per diffida.
“Con la Viterbese sarà una partita importantissima. Ho difficoltà nell’adottare il turn over, con grande onestà. Secondo me, in questo momento, più cambi faccio, più fatica faccio e più caos creo”, aveva anticipato Ezio Capuano nel dialogo post sconfitta col Picerno, assumendosi le responsabilità della prova disordinata del suo Taranto: eppure le metamorfosi sottenderanno alla composizione dell’undici titolare necessariamente, soprattutto nella zona nevralgica, laddove, oltre allo squalificato Mazza, non sono disponibili né Provenzano, né Diaby (enigmatica assenza, la seconda consecutiva, per l’ex Catania; problemi di natura fisica per il giovane ivoriano, protagonista di una sostituzione tattica accelerata dopo solo ventotto minuti dal suo ingresso in campo). Perseverano le defezioni dell’attaccante Semprini e del centrale under Citarella, entrambi infortunati. Questo l’elenco completo dei convocati: portieri: Vannucchi, Loliva, Caputo; difensori: Manetta, Antonini, Canalicchio, Ferrara, Formiconi, Evangelisti, Sciacca, Boccadamo; centrocampisti: Mastromonaco, Romano, Labriola, Crecco, Finocchi, Fontana, Colurciello; attaccanti: Tommasini, Rossetti, Bifulco, Nocciolini. Ragionando sullo schieramento del dogmatico modulo 3-5-2, mister Capuano potrebbe confidare nell’alternanza sulle catene, al fine di propiziare una certa imprevedibilità proiettata ad una finalizzazione che continua a latitare sotto porta: la sensazione è che Mastromonaco possa essere nuovamente dirottato come interno destro e cedere la corsia di pertinenza a Boccadamo sin dall’esordio della partita. E’ quasi scontata la collocazione in cabina di regia di Labriola, il quale dovrebbe essere supportato sull’area mancina dell’asse mediana da Romano e da capitan Ferrara: più complicato l’impiego di Crecco dal primo minuto, nonostante fosse stato gettato nella mischia domenica scorsa, reduce dal trauma alla coscia rimediato durante la gara esterna col Potenza.
Un dubbio permane per l’organizzazione della retroguardia, ovvero il ballottaggio fra Manetta e Formiconi: quest’ultimo, elemento eclettico per la filosofia del suo allenatore, aveva operato da esterno destro contro il Picerno, evidenziando qualche sofferenza di troppo nella dinamica delle iniziative avversarie; potrebbe quindi avvicendarsi con Manetta, ritornato titolare dopo un mese, oppure agire da braccetto di sinistra del trittico difensivo completato da Evangelisti ed Antonini, a tutela dell’esperto Vannucchi fra i pali. Per quel concerne le selezioni in batteria offensiva, Capuano potrebbe decidere all’insegna della continuità sistemando Tommasini al fianco di Bifulco, senza disdegnare una modifica nello sviluppo della trazione anteriore con quest’ultimo, idoneo a filtrare fra le linee, a fungere da trequartista alle spalle di due attaccanti dalle peculiarità più classiche: con l’innesto di Nocciolini ed il sacrificio di una mezzala (Romano), il Taranto aveva conquistato metri e riempito diversamente l’area avversaria degli antagonisti del Picerno, rivelando un esperimento sul quale insistere per ritrovare, e con frequenza urgente, la via del gol.