“Le forze maggioritarie del club hanno prioritariamente richiesto ai componenti del CDA, espressione delle rispettive partecipazioni societarie, di garantire gli impegni economici derivanti dalla passata stagione di fatto propedeutici alla programmazione della prossima. Le risposte interlocutorie ricevute in tal senso rendono necessaria, a norma di legge, la convocazione dell’assemblea dei soci al fine di stabilire i giusti equilibri ed eventualmente ridimensionare lo stesso organo amministrativo”.
Così la Fondazione Taras ripercorre le tappe della vicenda societaria rossoblu, sempre più intricata.
“Quanto sopra potrebbe determinare un breve procrastinarsi degli impegni programmatici ed organizzativi del club, di fatto già avviati, e che avrebbero potuto e dovuto trovare giusta conferma già nel precedente CDA. La Fondazione Taras, nel confermare gli impegni economici già prospettati e comunque strettamente correlati ad una delega alla conduzione del settore giovanile, invita tutte le componenti societarie a dare continuità, come più volte nel tempo anche pubblicamente sostenuto, alle attività di programmazione tese a disputare un campionato che possa conciliare risorse disponibili e giuste ambizioni della tifoseria. Laddove mutate condizioni personali non consentano il rispetto di tale impegno, chiediamo che tale decisione sia immediatamente resa pubblica per consentire, se possibile, il necessario ricambio o altre soluzioni utili alla vita della società. Ulteriori incertezze comprometterebbero tutto il lavoro di rinascita calcistica compiuto lo scorso anno”.
Passaggio fondamentale, quindi, è la prossima assemblea dei soci, che si terrà la prossima settimana. A cui si arriva con una crisi al buio, nonostante qualche rassicurazione, con i soci spaccati, il duo Zelatore-Bongiovanni ora in posizione di forza, ma che non intende rietrare in gioco, un allenatore (Pettinicchio) giustamente irritato per essere stato messo sulla graticola ed un altro (Maiuri) che inizia a guardarsi intorno.