Ripresa la preparazione ieri pomeriggio in casa rossoblù in vista del derby di domenica a Bisceglie contro lo spauracchio Umberto Del Core, rientrato in rosa dopo alcune incomprensioni col tecnico Francesco Bitetto e sicuro spauracchio per la difesa jonica stante anche la sua grossa esperienza in categoria oltre che nei professionisti.
Sarà quindi la sfida dei ‘grandi vecchi’ del reparto avanzato, visto che da un lato vi sarà Giampiero Clemente, 35 anni e già tre reti nel suo score personale e dall’altro appunto il talento made in Bari Vecchia che ha girovagato a lungo per la Puglia senza però mai approdare a Taranto, sebbene anni addietro ci fu qualche contatto col diretto interessato che poi non andò in porto.
Nerazzurri e rossoblù hanno dalla loro una storia importante, visto che i primi hanno anche militato a lungo nei professionisti con un doppio ex originario proprio di Bisceglie ed ancora amatissimo anche in riva ai Due Mari che é Aldo Papagni che ha militato nella compagine della sua città sia come capitano che come ultimo tecnico nella vecchia C2 oltre a vivere due stagioni stupende alla guida del Taranto, dapprima condotto in Prima Divisione nello spareggio contro il Rende e poi nei playoff l’anno dopo uscendo solo per una posizione di classifica peggiore contro l’Avellino.
Il primo round stagionale è andato in scena la scorsa settimana sempre nella cittadina adriatica col successo nerazzurro per 2-1 in coppa Italia, ora si replica in campionato con ben altra posta in palio, sebbene il Bisceglie è ad un solo punto da Prosperi e compagni e vuole assolutamente tornare nei professionisti dopo quindici anni di assenza.
Due bomber quindi a confronto e che hanno all’attivo numerosi trascorsi anche professionistici sono pronti a darsi battaglia, di certo essendo un derby é sempre una gara da tripla in cui possono verificarsi episodi strani, la difesa rossoblù é quindi avvisata, con un Del Core tornato in pista dopo la messa fuori rosa per motivi disciplinari ci sarà da stare molto attenti ed il risultato della coccarda, per quanto relativo, insegna che non bisogna mai sottovalutare gli avversari.