GROTTAGLIE – Un futuro da scalo cargo e con qualche volo charter nel periodo estivo. E’ questo il disegno tracciato dalla Regione per l’aeroporto Arlotta. Ma gli operatori turistici e le associazioni locali insistono: vogliamo i voli civili”.
La speranza è, infatti, che un aeroporto tutto nostro possa finalmente far decollare il turismo tarantino.
Ne è convinto Vincenzo Gentile, amministratore delegato del Nova Yardinia resort di Castellaneta Marina nonchè membro del tavoo regionale sul turismo.
"Per spiccare davvero il salto in termini di flussi turistici – dice – la provincia di Taranto ha necessità di un proprio aeroporto per voli di linea civili. La sua mancanza penalizza non solo gli operatori turistici ma tutte le categorie imprenditoriali e commerciali del territorio”.
Secondo il manager turistico che questa estate ha visto affluire nella struttura di Castellaneta Marina oltre 10mila turisti stranieri con un incremento del 45% rispetto al 2012 “la presenza di un dinamico scalo aeroportuale è un elemento strategico fondamentale per il consolidamento e lo sviluppo nel medio e lungo periodo del turismo in terra ionica”.
La provincia ionica si attesta ancora meta dei vacanzieri, ma per raggiungerla esistono ancora troppe difficoltà. “E’ per questo – insiste Gentile – che auspichiamo l’utilizzo dei voli civili dall’Arlotta. L’infrastruttura di Grottaglie, insieme a quelle di Bari e Brindisi, garantirebbe una più efficace mobilità da e per la nostra regione, diventando scalo primario per le località della dorsale jonico-calabro lucana”. In particolare il manager turistico pensa così di poter agganciare i flussi britannici, ancora poco collegati con gli aeroporti pugliesi da compagnie low cost”.
Ma i voli civili sono indispensabili anche per chi come Alfredo Luigi Conti del movimento Taranto Voglia di Volare ne ha fatto una battaglia. “Dall’incontro con l’assessore Gentile è emerso un piano elaborato a Bari che ricalca le orme del passato”.