SAN GIORGIO – Si inizia a parlare di Tares.
Ieri la riunione dei capigruppo ha aperto la discussione sulla nuova tariffa che per fine anno prevede un incremento inevitabile.
“Cercheremo di renderla più leggera possibile” è quanto garantisce, intanto, Angelo Notarnicola capogruppo del Partito democratico che ieri si è ritrovato solo a discutere con il resto dell’opposizione.
Assenti, infatti, tutti gli altri rappresentanti di maggioranza. Non c’era nessuno per Sel, Idv e Udc. Ma la discussione è andata avanti ugualmente.
“Era solo il primo di una serie di incontri che dobbiamo ora calendarizzare per cercare di gravare il meno possibile sulle tasche dei contribuenti” ribadisce il capogruppo del Pd che ieri ha inoltre partecipato al vertice di partito in cui si è preso atto dell’apertura del sindaco Giorgio Grimaldi alle istanze che i democratici hanno avanzato a luglio scorso: una migliore gestione dell’attività amministrativa e soprattutto la riorganizzazione dell’ufficio tecnico comunale.
Ma torniamo alla Tares.
Dai banchi di opposizione c’è chi intravede un aumento vertiginoso pari al 43%. E’ il consigliere Angelo Tomaselli, passato di recente tra le file di Noi Centro.
“Un salasso per i sangiorgesi” dice puntando l’indice “frutto di scelte che non hanno prodotto progetti che avrebbero compensato gli aumenti”.
L’opposizione si è dichiarata disponibile a proporre emendamento per eliminare gli aumenti ed almeno su qualcosa sono d’accordo. La Tares va resa meno gravosa possibile in questo momento di estrema difficoltà per le famiglie. “Ho contestato nel verbale – chiosa intanto Tomaselli – l’assenza di alcune forze politiche di maggioranza che si dimostra irresponsabile, mentre l’opposizione ha dato modo di essere molto sensibile nell’affrontare tali importanti questioni che vedono i cittadini esposti ad una nuova tassazione, peraltro in cambio di disservizi”.