GROTTAGLIE – Una decina di tecnici americani, appena giunti in Italia per discutere assieme ai responsabili militari e industriali degli interventi infrastrutturali necessari ad adattare la base aerea di Grottaglie agli F-35, sono stati richiamati negli Stati Uniti, con ordine giunti nella tarda serata di venerdì 4 ottobre. Questo a causa dello shutdown, il blocco dei servizi pubblici statunitensi.
L’importante indiscrezione è lanciata dal portale analisidifesa.it, a firma dell’esperto di storia militare Silvio Lora Lamia.
Il polo grottagliese della Marina Militare è destinato ad accogliere, nel 2017, i primi dei 30 esemplari della versione detta ‘Stovl’ dello strike USA, destinati ad Aviazione Navale e Aeronautica Militare.
Ma lo shutdown in atto, ed il possibile default dell’amministrazione americana causato dalla scontro tra Democratici e Repubblicani sul bilancio, rischia di essere un cataclisma per l’economia mondiale con effetti che arrivano sino a noi. In questo caso, sino a Grottaglie, visto che tra le migliaia di lavoratori dell’industria aerospaziale e della difesa degli Stati Uniti lasciati a casa ci sono anche quelli del primo fornitore del Dipartimento della Difesa, Lockheed Martin, in prima linea per gli F-35.
I voli test sono bloccati e le consegne dei velivoli subiranno ritardi, da parte sua Lockheed ha dichiarato che intende “proseguire la produzione fino a quando il Pentagono non le chiederà di fermarsi”, scrive analisidifesa.it, con Lora Lamia che spiega come il blocco delle attività statali americane non mancherà di avere effetti sull’economia mondiale, attività industriali nel settore della Difesa comprese.
Secondo il portavoce della britannica Bae Systems, primo contractor non americano del programma Jsf, almeno il 10% dei suoi 34.500 addetti potrebbe subire le conseguenze dello shutdown che sta paralizzando l’America, è quanto riporta Analisidifesa.
Ed è in questo contesto che si inserisce il ‘rimpatrio’ oltreatlantico della decina di tecnici statunitensi inviati a Grottaglie per discutere con i nostri degli interventi per adattare la base militare agli aerei prossimi venturi.