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Bus più cari: rivolta in Consiglio a Statte

STATTE – Pre consiglio comunale agitato ieri sera. Un gruppo di persone si è presentato in aula consiliare per lamentare, ancora una volta, il caro ticket.

Da quando cioè il trasporto urbano è stato affidato dall’Amat al Ctp in città si registrano disagi e lamentele.

“I bus del consorzio non sono adatti a percorsi urbani come quello di Statte – ha fatto rilevare anche Vincenzo Conte, portavoce dei cittadini – perchè qui ci sono ben 35 fermate e due sole porte ed un corridoio stretto rendono difficile il continuo spostamento all’interno del mezzo dei passeggeri”.


A questi disagi si aggiunge, poi, anche un costo che è lievitato in pochi mesi.

“Per le categorie più deboli che prima usufruivano dell’integrazione versata da parte del Comune – insiste Conte – il costo dell’abbonamento mensile, ad esempio, è passato dai 28 euro di maggio ai 39 euro di oggi. Inoltre non sono comprese le corse domenicali il che vuol dire che chi ha bisogno di viaggiare anche la domenica dovrà pagare un abbonamento pari a 45 euro”.
Quasi venti euro in più rispetto a quatto mesi fa.

“Ma non basta – aggiunge ancora Conte – perchè il modulo che a giugno l’amministrazione comunale aveva promesso di preparare per consentire ai cittadini di richiedere l’integrazione non è ancora arrivato, intanto, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, i cittadini sono costretti a pagare di più ed a subire disagi ulteriori perchè, ad esempio, nell  contrada Feliciolla gli studenti restano spesso a piedi perchè i bus viaggiano già pieni”.

Lancia una proposta: perchè non istituire un biglietto per la corsa urbana a costo irrisorio come ad esempio soli 50 centesimi per consentire agli stattesi che vivono in periferia di spostarsi in paese?