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L’Udc :“Libertà di scelta”

MARTINA F. – Nessun apparentamento, almeno non ufficiale. Franco Ancona e Michele Marraffa vanno al ballottaggio con gli schieramenti del primo turno. Ieri in Comune, per l’ufficializzazione degli accordi non si è presentato nessuno. Un comportamento che era nell’aria e tra i corridoi del Palazzo Ducale dove gli occhi restano puntati sull’Udc che al primo turno ha ottenuto il 13,5% dei voti guadagnandosi il titolo di terzo partito in città. “Nel prossimo turno di ballottaggio lasceremo libera e democratica scelta ai nostri elettori”. Così si esprimono in una nota congiunta il coordinatore provinciale GiuseppeTarantino, il candidato sindaco Michele Muschio Schiavone ed il commissario cittadino facente funzione, Giustino Caroli.

Il partito di Casini, dunque, non scioglie la riserva lasciando l’incognita sull’esito elettorale del ballottaggio in cui Ancona e Marraffa. “Nel primo turno di queste amminitrative a Martina Franca – scrivono i tre portavoce – l’Udc al di là di quelle che possono esere analisi infondate e di parte, è stato premiato dall’elettorato, che attribunedogli la significativa percentuale del 13,5% ha conferito una precisa identià al partito, supportanto dal 16,5% dell’intera coalizione, portandolo ad essere la terza forza politica cittatina. L’unica analisi possibile, dunque, è quella che rispecchia la realtà, quella di un partito che è riuscito a convogliare la crescente voglia dell’area moderata della nostra città dic redere in un nuovo progetto politico per Martina. Un progetto di cui ora ci faremo interpreti in consiglio comunale svolgendo un ruolo di opposizione costruttiva”. L’Udc fungerà da ago della bilancia, dunque, al ballottaggio. Ma le voci e le indiscrezioni la vedrebbero divisa tra i due schieramenti. Nel partito di Casini ci sono molti ex Pdl. E’ su di loro che resta l’incognita, perchè potrebbero tornare nella casa madre oppure, stimolati dalle cause che l’hanno allontanati dal partito, a votare contro il centrodestra. Ragioni fondate in entrambi i casi. Quale sentimento, dunque, vincerà tra amore ed odio per il partito? Difficile pensare ad un aumento dell’astensionismo anche perchè vanno garantiti i risultati del primo turno, rispetto al quale, invece, Michele Marraffa conquistrebbe, seppure non attraverso un apparentamento ufficiale, i 1.203 voti della Destra che con in testa l’avvocato Leo Cassano, candidato sindaco al primo turno, difficilmente li dirotterebbe sullo schieramento opposto. La partita, insomma, è tutta da giocare ed i due candidati, con le rispettive coalizioni, non sembrano escludere nessuna ipotesi. Già oggi riparte la battaglia. Quella elettorale.