PULSANO – C’è attesa per la festa estiva più decorata, quella della Vergine Santissima del Monte Carmelo, i prossimi 15 e 16 luglio, organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita del Purgatorio.
Soddisfazione esprimono il priore emerito dell’Arciconfraternita Giovanni Dimaggio, il priore dell’Arciconfraternita Franco Minelli e il sindaco Francesco Lupoli per la partecipazione ad uno dei momenti religiosi e civili che segnano la tradizione e la cultura Pulsanese.
Il 15 e 16 luglio si festeggerà in piazza Castello il rito religioso e civile.“Ringrazio l’Arciconfraternità del Purgatorio- dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Pulsano Alessandra D’alfonso- le Associazioni e la comunità per il lavoro profuso per l’organizzazione dell’evento, sono certa e sono convinta che tutti apprezzeranno gli sforzi profusi e sono sicura che questa festa possa essere gradita dai nostri concittadini e dai numerosi visitatori, ai quali va il benvenuto dal Comune di Pulsano”.
“Cerimonia dall’altissimo valore religioso che rinnova ogni anno la fede, la devozione e la gratitudine del popolo mariano alla Vergine santa del Carmelo. Ma questa è anche una festa popolare- dichiara entusiasta il delegato allo Spettacolo e al Turismo del Comune di Pulsano Antonio Basta- è il crocevia della nostra memoria collettiva, il giorno in cui tutti si riversano per strada per ritrovare magari gli umori antichi della propria infanzia, quando la festa era un paio di scarpe nuove, la meraviglia per lo scintillio delle luci, il sapore dello zucchero filato e le mani ferme e premurose di tua madre nel fluire incessante di una folla mai vista. Erano i giorni agognati del riposo nel bel mezzo della canicola estiva per tanti braccianti a giornata, per tanti operai e artigiani che si concedevano il lusso di distrarsi per due giorni dai travagli di una vita grama, era il ritorno dei parenti lontani, l’occasione propizia per rinsaldare vincoli di amicizia, di fratellanza di un popolo che si riconosceva.Cambia il tempo, cambiano i costumi, cambiano le mode ma questo carattere popolare della festa non cambierà mai”.