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Grottaglie, da giugno i charter dall’Arlotta

GROTTAGLIE – “Per giugno consentite l’attivazione dei charter”.  E’ una delle istanze che il presidente della Camera di Commercio, Luigi Sportelli (nella foto) ha inoltrato alla V Commissione regionale che ieri si è riunita per parlare dell’aeroporto Arlotta di Grottaglie.

La Camera di Commercio, il primo tra i soci di minoranza di Aeroporti di Puglia Spa, ovvero della società che gestisce i quattro aeroporti pugliesi e quindi anche l’Arlotta, prosegue la sua azione di pressing nei confronti della Regione che continua a classificare l’aeroporto tarantino come scalo merci. Anche ieri, in occasione della commissione, l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Giannini ha confermato quanto già stabilito nel piano regionale dei trasporti, ovvero che lo scalo ionico è destinato allo scambio commerciale.

“E’ tempo di finirla – commenta intanto il segretario generale della Uil Puglia, Aldo Pugliese – lo sanno anche i muri che allo stato attuale delle cose il servizio cargo, a Grottaglie non è attivo, cosa peraltro ovvia in quanto l’aeroporto ionico non è mai stato attrezzato per ospitare tale attività e in virtù del fatto che la concessione rilasciata dalla Regione Puglia è solo per trasporto passeggeri”.

Ed al trasporto civile punta anche Sportelli che nella sua istanza chiede i charter già per il prossimo mese in virtù di “costanti e ripetute manifestazioni di interesse puntualmente dirottate verso gli altri scali pugliesi”.

L’esperienza dei charter da Taranto c’è già stata ed ha funzionato.

Ma l’aeroporto Arlotta può funzionare anche per i voli di linea visto il bacino di utenza che la stessa Camera di Commercio ha avuto modo di registrare durante uno dei tavoli per la mobilità organizzati dal presidente. “Nell’intendimento di contribuire allo sviluppo economico e turistico di tutte le aree del territorio pugliese – scrive nella missiva alla V Commissione – la Camera di Commercio chiede di prevedere l’avvio di voli di linea assicurando i collegamenti con i principali due hub nazionali, ovvero con gli scali di Roma e Milano”.