MANDURIA – Domani e lunedì la città torna al voto. Le urne saranno riaperte per il turno di ballottaggio tra Luigi Morgante (candidato sindaco della coalizione di centrodestra composta da Pdl, Noi per Manduria, Movimento Schittulli, La Puglia prima di tutto) che al primo turno ha ottenuto 5.169 voti e Roberto Massafra (candidato sindaco della cordata di liste civiche Noi Centro, Lista Girardi, Manduria Futura e Proposta per Manduria) votato da 4.910 elettori.
L’ultima sfida che decreterà il nuovo sindaco della città messapica. Alla vigilia del rush finale abbiamo voluto porre ai due candidati alcuni quesiti. Ecco le loro risposte.
Qual è la sua carta vincente?
Massafra: “Sicuramente il rinnovamento. Se sarò eletto con me ci sono altri 7 giovani che si candidano per la prima volta e tra questi il consigliere comunale più giovane delle ultime tre legislature. Il rinnovamento quindi sarà garantito”.
Morgante: “Il rinnovamento che abbiamo portato nei luoghi e nelle idee. Se vinco ci sono almeno 9 novità in consiglio in fatto di persone e poi il programma elettorale fortemente attinente alle esigenze della città. Vorremmo portare avanti ad esempio, i progetti per la fogna e per l’acqua e soprattutto valorizzare il turismo che per noi è fondamentale per risolvere il problema di visibilità del territorio e per un ritorno occupazionale”.
Perché votare per lei?
Massafra: “Intanto perché penso di poter interpretare al meglio un’idea di unità e pacificazione della città, in quanto a capo di una coalizione di liste civiche che raccolgono idee e pensieri di coloro esclusi dal secondo turno elettorale e che pur rappresentano la metà degli elettori. Tra me e Morgante il consenso complessivo e di poco più il 50%”.
Morgante: “Perché quel rinnovo tanto auspicato da altri lo abbiamo fatto nei fatti. Gli altri sono ex amici del Pdl con una lunga storia politica”.
Non ci sono apparentamenti, almeno non in via ufficiale. Vuole lanciare un appello agli elettori delle altre coalizioni?
Massafra: “Lancio innanziatutto l’appello a tutti coloro che non si sono riconosciuti nella destra di governo che finora ci ha amministrato, affinchè riflettano perché senza la mia coalizione probabilmente avrebbe vinto nuovamente Morgante che nell’ultima amministrazione era vicesindaco. Se ci sarà data fiducia, vuol dire che buona parte delle altre liste hanno condiviso questo concetto e cercherò in sede istituzionale di dare voce anche a loro”.
Morgante: “No, non ci sono apparentamenti, ma quello che chiedo è verificare se il candidato sindaco Morgante ha aperto il dialogo. Ho cercato tutti i candidati, eletti e non, per dialogare e non credo che lo stesso abbia fatto il mio antagonista”.
Se vince, quale sarà il suo primo impegno?
Massafra: “Intanto quello di cercare di snellire la burocrazia amministrativa perché, oltre alla crisi economica, qui esiste una vera difficoltà ad ottenere permessi ed autorizzazioni proprio a causa delle lungaggini burocratiche. Poi è d’obbligo una verifica del pregresso e per questo chiederei un incontro al prefetto sulle recenti indagini”.
Morgante: “Lavorare subito per il bene della città e aprire il confronto con tutti gli altri candidati”.
Ha già un’idea di chi farà parte della nuova giunta?
Massafra: “Chiaramente non ci sono ancora i nomi perché dal risultato elettorale avrò indicazioni, ma posso già dire che non ci sarà nessun ex amministratore e se sarà possibile cercherò, almeno in prima battuta, di fare una squadra completamente di non eletti, quindi di tecnici”.
Morgante: “Devo confrontarmi con gli altri partiti, ma comunque è certo che, quando parlo di allargare gli orizzonti verso le altre coalizioni, intendo farlo anche su questo fronte”.